30 settembre 2014

Nel "Mondo senza Cuore"

Tanto tempo fa ci sarà stato un mondo chiamato "Mondo senza Cuore". Non era stato sempre così, ma poi uno stregone arrabbiato e invidioso della felicità altrui, scagliò un sortilegio su quel mondo e spense il Cuore a tutti! Proprio così! Un giorno aveva spruzzato nuvole di paura, nebbia di pigrizia, e un gelido vento di noia su tutto il regno. Inoltre aveva creato una voce urlante nella testa di tutti, che con acidità, ripeteva "Non vai bene! Sei sbagliato".

Gli unici col Cuore Acceso inizialmente saranno stati i bambini, il loro Cuore era ancora talmente Caldo, Vivo e Battente che il sortilegio non riusciva a raggiungerlo. Ma essere circondati da persone col Cuore Congelato, poteva far congelare anche i cuori più infuocati. 

La maggior parte delle persone non ricordava nemmeno l'ultima volta che aveva compiuto un atto gentile verso qualcun altro... altri non sapevano cosa fosse una buona parola o una parola buona... "generosità" doveva essere cercata sul vocabolario per trovarne il sognificato... c'era chi non toccava nessuno da anni, né si lasciava toccare. Carezze, baci, abbracci e sorrisi erano spariti come se una legge non scritta li vietasse. I giochi più divertenti, quelli pieni di sensazioni, dimenticati e proibiti come ci si libera sulla rubrica di un contatto defunto. 

Il buffo Spirito dell'Allegria, saltellando in tanti universi e dimensioni, rotolò per sbaglio in quel Mondo Senza Cuore, portandosi dietro il suo Eco colorato e scoppiettante di Risata Canterina. Gli abitanti non ne riconobbero nemmeno il suono... "Cos'è questa voce?", "Che versi strani!", "Ma da dove arriva?" dicevano guardandosi attorno. 

La Risata vibrava nell'aria e avrà scosso la mente e il corpo degli abitanti... il suono delle risate copriva la voce che nei pensieri ripeteva "Non vai bene! Sei sbagliato!" 
I primi a cui fu toccato il cuore risero tanto che inizialmente si pensava avessero bisogno di cure mediche, altri ebbero crampi ai muscoli del viso e della pancia dal tanto ridere... 

I più smemorati e col cuore più freddo si misero dei tappi alle orecchie, guanti alle mani, e occhiali scuri per non lasciarsi toccare dal contagio di questa nuova malattia. Ma ormai sarà stato troppo tardi... ci fu un giorno in cui tutti per almeno un istante saranno tornati bambini tutti insieme. 


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