19 dicembre 2016

Il Respiro e la Percezione del Dolore



Lo scopo di questo articolo non è sottolineare l’importanza di una respirazione ampia, rilassata e più consapevole quale strumento per mantenere in buona salute il corpo. Questo ormai oltre che essere stato dimostrato da studi scientifici, risulta una deduzione logica in quanto, come sosteneva anche Alexander Lowen inventore della Bioenergetica, quando abbiamo smesso definitivamente di respirare è perché il nostro corpo è morto, dunque respirare di più ci mantiene più vivi. 

Quello di cui voglio parlare è il fatto che padroneggiare maggiormente l’atto respiratorio significa anche poter amplificare o diminuire la percezione delle sensazioni che sperimentiamo. Non è un caso che la maggior parte delle partorienti faccia corsi di respirazione, perché imparando a fare respiri corti e veloci si possono attenuare e sciogliere i dolori particolarmente intensi. Ecco allora che possiamo renderci conto che quando sentiamo tensioni nel corpo, “respirarci dentro” è un modo col quale distendere quelle tensioni. 

Ma facciamo un passo indietro. Associamo per un attimo il corpo ad un automobile di cui noi siamo i piloti. Quando sul cruscotto si accende una delle lucine che mi indicano che manca la benzina, l’olio o che la batteria è quasi scarica, prendiamo questo come un indicazione importante su cosa fare prima che il motore si spenga, si danneggi e/o che il veicolo si fermi. I dolori sono “luci” che ci indicano le zone del corpo dove manca energia, e in maniera metaforica e simbolica, dove manca consapevolezza. Quando sperimentano sensazioni che non gradiamo, molti di noi bloccano il respiro, poiché un respiro ampio amplia, amplifica, le sensazioni. Del resto l’Aria è l’elemento che più di tutti rappresenta la Coscienza. Anima significa appunto Vento. Il dolore è qualcosa che ci fa precipitare nel corpo. Quando picchiamo un gomito contro uno spigolo la nostra mente è costretta a infilarsi in quella parte del corpo, anche se questo evento non è di nostro gradimento. A volte possiamo evitare una situazione che non ci piace, o scegliere di risolverla affrontando il disagio o la paura che l’accompagna. Respirare nel disagio fisico e nel dolore, stando nel corpo e individuando le tensioni, può scioglierle e farci guadagnare spazio dentro e fuori dal fisico. 

La stessa cosa può accadere con emozioni, sentimenti e sensazioni che etichettiamo come spiacevoli e/o particolarmente intense. 

Come faccio a sapere di essere triste? Dove lo sento che sono triste? O che ho paura o ansia? 
Individua dove lo senti, respira e rilassa la muscolatura. 

04 febbraio 2016

Silenzio




Se in questo istante perdessi la memoria... la memoria di tutto ciò che sai sul mondo... sulla realtà... sull'essere umano... qualsiasi dato e informazione che ti hanno dato e detto a scuola e in famiglia... sui giornali, in tv o in rete... Non sai nemmeno cosa sia il linguaggio... Niente parole per descrivere ciò che percepisci...

Così da un istante all'altro silenzio nella mente... e non sai più nulla. In questo istante hai di fronte solo un'immagine... senti dei suoni.. odori... sapore... sensazioni.

Poi all'improvviso la mente si riaccende con tutta la sua memoria e con tutto il suo parlare...

Non pensare... Senti...


09 gennaio 2016

Va tutto bene




Leggo di Mistici più o meno noti, Anime che hanno portato cambiamenti, che hanno diffuso conoscenze, esplorato il mondo dentro e fuori di sé... ecco molte di queste Anime hanno detto o dicono che nonostante si percepisca caos, disordine, ingiustizia: "Va tutto bene".

Le volte in cui mi sono permesso di ampliare la mia visuale e visione del mondo e della realtà mi è stato più facile comprendere meglio il perché di tale affermazione. 

Spesso ho pensato: "Nella mia vita non va tutto bene. Nel mondo ci sono cose sbagliate e che non dovrebbero accadere." Ma quando guardo con meno importanza a quello che mi succede e che succede su un piccolo pianetino nel Multi-verso (in termini di spazio) e all'interno dell'Eternità (in termini di tempo) ecco allora che le cose iniziano a cambiare. Come un'Aquila che osserva tutto con distacco dall'alto e da lontano.
Quando riesco a far tacere la mente, o almeno ad osservare i miei pensieri e giudizi, riguardo a qualsiasi situazione ed evento -nella mia esperienza- capisco che sono solo pensieri e giudizi, cioè qualcosa di diverso da ciò che accade... dalla Realtà in sé. Ci sono accadimenti e ci sono racconti e storie che deposito sugli accadimenti. Un caro amico, che tutti chiamano Zu, mi ha ricordato che Perfezione, Esattezza o Giustizia sono idee e concetti che si modificano in base ad un punto di vista. O addirittura sono solo dei punti di vista.

Dire che qualcosa è sbagliato o ingiusto, è come dire che la natura, l'universo, l'esistenza sono sbagliate; se qualcosa esiste probabilmente avrà una sua funzione o scopo, all'interno di disegni molto più ampi che magari non possiamo comprendere nell'immediato o in questa vita. La Natura ha una sua intelligenza, basta osservare cosa può generare un seme.
L'eruzione di un vulcano può causare morti e distruzione, eppure contemporaneamente è uno spettacolo incredibile. L'essere umano, allo stesso modo, è in grado di produrre Arte, così come morte, inquinamento e sofferenza. Ogni cosa che esiste fa parte della Natura, della Vita, anche ciò che appare orrendo. Non sono Dio, e non ho la sua Visione d'insieme.
Mi fido del consiglio di Bruce Lee per discernere nell'Istante: "Non pensare, Senti".

In natura esistono i predatori e hanno una loro funzione (come le sfide, gli ostacoli e l'oscurità), anche se vederli all'opera può spaventarmi o far risuonare in me dolore o un senso d'ingiustizia. Mi accorgo di tifare per la gazzella, ma il leone ha diritto d'esistenza. Non giudico i "cattivi, gli oscuri o gli ignoranti", ma so discernere riguardo alla loro pericolosità.

Quando giungo a questo tipo di pace e accettazione, sento di poter Agire con una lucidità differente e di poter generare un cambiamento anche energeticamente. Re-agire con foga, senza Presenza e Consapevolezza riguardo a ciò che mi attraversa sensorialmente ed emotivamente, tirato dagli istinti o dai miei schemi mentali, paradossalmente nel mio vissuto, porta solo a ripetere gli stessi schemi.

(Tuttavia, a volte, anche una non-azione per paura: di conseguenze, di giudizi, di ferire o perdere l'altro, è una re-azione, un automatismo). Per ora sono arrivato a concepire che quando è faticoso espormi e richiede coraggio e centratura, (forse) è il momento di farlo. Quando la fatica è nello stare fermo, in silenzio e accogliere la mia aggressività, (forse) è il momento di sostare, sentire e ritrovare serenità e lucidità.

L'azione consapevole ha un potere diverso sugli eventi e le situazioni rispetto alla re-azione meccanica e priva di reale Consapevolezza e Intenzione. La Pace inizia con Me. E anche se dovessi accorgermi di aver "sbagliato", ho diritto di fare esperienza e sbagliare. Come dicono i maestri: "Va (sempre e comunque) tutto bene" e il mondo è pieno di Bellezza anche quando non ho gli occhi o la facoltà per accorgermene.
Se hai letto fino a qui, grazie della tua attenzione. Ricorda che questo è solo il mio personale racconto di come interpretare la Vita, la mia Verità; trova la tua. Fai Silenzio, "Non pensare, Senti". Ti auguro Fortuna e Amore.


Iside e lo Sciamano di Phoenix

  Iside, la Dea della Maternità, della Fertilità e della Magia, dopo aver viaggiato per millenni attraverso lo spaziotempo, precipita ai gio...